Un tetto per tutti

Durata del progetto:

Gennaio 2023– Dicembre 2024

Luogo d’intervento:

Città di Beira e Distretto di Dondo, Provincia di Sofala, Mozambico

Beneficiari raggiunti:

20 famiglie all’anno

Area tematica:

Ability nelle infrastrutture

Partner:

Associação OLAPA, Beira, Mozambico

Ogni anno, le regioni al centro del Mozambico sono vittime di gravi inondazioni e spesso anche di cicloni devastanti. Queste catastrofi naturali danneggiano le abitazioni di milioni di persone, oltre a infrastrutture pubbliche, come ponti, linee elettriche, scuole, sistemi idrici e strutture sanitarie.

Per rispondere a questa problematica, il progetto di sviluppo comunitario “Un tetto per tutti” nella provincia di Sofala in Mozambico ha come obiettivo la costruzione di una serie di abitazioni per famiglie indigenti, da costruire in un periodo di 12 mesi.

I beneficiari delle casette sono scelti fra le vittime del grande e distruttivo ciclone Idai del 2019 e del più recente ciclone Chalane della fine del 2020. Questi cicloni hanno lasciato centinaia di persone senza un tetto sopra la testa, oppure in abitazioni precarie o accolte da parenti in edifici sovraffollati.

Le famiglie beneficiarie vivono tutte in condizioni di estrema povertà, spesso anche precedentemente al Ciclone Idai. Quasi tutte non lavorano, il loro unico reddito è generato dalla vendita di prodotti agricoli ma è stagionale e non sufficiente a garantire sempre un pasto.

Tutti loro non hanno elettricità e acqua corrente. Le loro case attuali sono fatte di legno, pietre e argilla e di solito necessitano di riparazioni o ricostruzioni dopo la stagione delle piogge.

Nel 2023, SwissABILITY – con il partner OLAPA, un’associazione senza scopo di lucro locale –  ha già costruito 20 abitazioni per altrettante famiglie vittime dei cicloni e della povertà endemica che opprime il Paese. Nel 2024 contiamo realizzare altre 20 case, per dare sollievo ad altre famiglie in difficoltà.

Le nuove abitazioni sono composte da una sala, due stanze, una veranda, una cucina esterna e un blocco separato per i bagni. Questo tipo di edificio è particolarmente funzionale perché fornisce una struttura di base che può essere ingrandita in un secondo momento dalle famiglie stesse. Le case sono inoltre provviste di pannelli solari che garantiscono un approvvigionamento energetico laddove non vi è accesso, ecologico e sostenibile, per ogni abitazione.

 

SCHEDA PROGETTO

 

ALCUNI BENEFICIARI

La storia di Joanna

Joanna vive a Dondo con due figli e ben nove nipoti. In famiglia non ci sono entrate fisse se non i pochi soldi ricavati dalla vendita dei prodotti agricoli dei propri campi. Abbiamo conosciuto Joanna a novembre del 2022 e visitato la casa edificata con materiali di fortuna dove viveva l’intera famiglia, senza elettricità e acqua corrente.
Nel 2023 Joanna ha ricevuto una nuova casa, adiacente alla casa di uno dei suoi figli, resiliente ai cicloni e più spaziosa. La casa sarà ancora approvvigionata con un pannello solare, non essendo possibile allacciarsi alla corrente in questa zona

La storia di Pascoa e Dias

Pascoa e Dias sono i genitori di una numerosa famiglia di Dondo. Vivono infatti con i loro sette figli, di cui due gemelli. I bambini vanno tutti a scuola sebbene i genitori non abbiano un lavoro fisso: riescono a vivere solamente grazie alla vendita dei prodotti agricoli coltivati nei campi.
Hanno ricevuto una casa nel corso del 2023, abbandonando finalmente la casa precaria fatta di lamiera in cui abitavano precedentemente.
Possedavano anche un piccolo pannello solare che però si è rotto: SwissABILITY gliene ha fornito uno nuovo in modo tale che possano usufruire della corrente elettrica.

La storia di Joaquin e Gilda

Abbiamo incontrato Joaquin, Gilda e i loro quattro figli nel 2022, quando la famiglia traeva da vivere grazie alla vendita di carbone e viveva in una casa di fortuna fatta di paglia e legno, tutti stipati in un’unica stanza.
Purtroppo non sono riusciti a portare avanti il loro business legato al carbone e ad oggi sopravvivono solo grazie alla vendita di prodotti agricoli.
Nel 2023 hanno ricevuto una casa su un terreno che appartiene a Gilda e dove la famiglia vive già da sette anni e sono stati riforniti anche di un pannello solare per poter avere accesso all’energia elettrica.

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